Stefano Cuzzilla è stato rieletto il 9 novembre alla presidenza di Federmanager dal Congresso nazionale riunito a Roma per il rinnovo delle cariche federali per il triennio 2018-2021. Sono stati confermati anche Eros Andronaco in qualità di vicepresidente e Anita Marina Cima come tesoriere.
Stefano Cuzzilla, classe ’65, romano, manager d’azienda, ha ottenuto il 96% dei consensi. In apertura dei lavori congressuali, Cuzzilla ha illustrato ai delegati il programma triennale della presidenza dal titolo “Avanti tutta”.
Strategia e visione per accelerare il cambiamento: “Un programma che punta a consolidare i risultati, a dare continuità alle attività in corso e a innovare ciò che merita di essere rivisto”, ha detto il presidente della Federazione che rappresenta i 180.000 dirigenti dell’industria. “È forte la motivazione a fare cose grandi per la categoria e per il Paese”, ha affermato indicando che “nei prossimi tre anni Federmanager sarà ancora più influente nel suo ruolo di rappresentanza, contribuendo allo sviluppo dell’industria, dell’economia e della società”.
Fisco, pensioni, Europa sono gli ulteriori ambiti che la presidenza ha indicato come direttrici di impegno. L’organizzazione si prepara ad alcuni appuntamenti importanti: dal rinnovo del contratto nazionale di lavoro con Confindustria ai progetti in corso per cogliere le opportunità schiuse dalla manovra economica, all’esame del Parlamento. “Dobbiamo lavorare – ha detto Cuzzilla – affinché prevalga una cultura di impresa che riconosca al manager un ruolo di propulsione del cambiamento. Dal canto nostro, siamo già impegnati per immettere sul mercato competenze qualificate nell’innovazione di processi e organizzazioni. L’esperienza e il know-how dei colleghi è un vettore di accelerazione indispensabile per avere successo in questo scenario globale ad alta competitività e a rapida trasformazione che tutti noi stiamo vivendo”. Tra gli obiettivi di programma, lo sviluppo dell’Associazione.
“In questi tre anni, nonostante la dispersione di figure manageriali nell’industria italiana, Federmanager ha mantenuto salda la sua popolazione: l’anno scorso abbiamo chiuso con un aumento del numero degli iscritti, grazie a un’azione straordinaria di coordinamento tra il nazionale e le nostre 57 sedi territoriali”, ha spiegato il presidente. “La categoria dei manager – ha aggiunto – sta dimostrando di aver bisogno di associazionismo e partecipazione. Federmanager intende rispondere a questa esigenza offrendo servizi più moderni, personalizzati, uniformi su tutto il territorio nazionale”. Un modo per rafforzare ulteriormente l’azione è costituito dal rilancio degli enti e delle società che fanno capo a Federmanager o che derivano dalla bilateralità contrattuale.
“Sul dialogo tra pubblico e privato – ha sostenuto Cuzzilla – in materia di previdenza, sanità, formazione e politiche attive si gioca la sostenibilità di tutto il welfare. Abbiamo costruito negli anni un sistema di servizi integrativi che è preso a riferimento come best practice. Ci proponiamo di rafforzarlo ulteriormente, nell’interesse dei colleghi e della tenuta del Paese negli anni a venire”. Il congresso nazionale di Federmanager conclude i lavori domani, procedendo al rinnovo di altre cariche federali e alla definizione dei prossimi interventi sui temi di interesse generale del Paese.